Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA
22/12/2014
A seguito dell’enorme stupore suscitato a livello nazionale abbiamo deciso di festeggiare l’olio piemontese insieme ai nostri associati. Gli articoli che il nostro tecnico ha pubblicato su alcune riviste del settore insieme ad alcuni articoli che sono usciti a seguito di eventi organizzati sull’olio piemontese hanno innescato innumerevoli serie di contatti di richiesta di olio per assaggi e richieste di adesione ad importanti guide di enorme spessore nazionale. Luigi Caricato, oleologo di fama internazionale, si è complimentato con noi per la splendida qualità del nostro olio e ci inserirà in un suo imminente libro in uscita a gennaio. Ma non solo oramai la notizia si è diffusa quindi gli organizzatori dei più importanti festival e delle più importanti manifestazioni sull’olio richiedono la nostra presenza per presentare i nostri prodotti. Il primo evento a cui i nostri produttori hanno presentato la produzione 2014 sono state “ due giorni per l’autunno” manifestazione organizzata dal FAI e dall’Accademia del Giardino dell’architetto Paolo Pejrone e la Fiera del Bue Grasso di Moncalvo. Solo in queste manifestazioni tra le 5.000 e le 10.000 persone hanno potuto assaggiare e ricevere informazioni sui nostri oli.
Pertanto ci incontreremo il 25 gennaio a Vialfrè in occasione dell’Assemblea annuale dove avremo modo di tirare le somme di questa stagione che è stata pessima per l’Italia olivicola ma splendida per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
L’andamento climatico invernale particolarmente mite accompagnato dalle corrette cure colturali prestate dai nostri collaboratori agli oltre 100.000 mila piante di olivo di Piemonte e Valle d’Aosta hanno permesso delle produzioni superiori di circa il 50% in più rispetto all’anno precedente. La scarsa allegagione dovuta dalle numerose piogge durante la fioritura è stata ampiamente compensata dall’elevata pezzatura delle olive anche grazie ad un costante accumulo di olio.
Il risultato è stato a dir poco sconvolgente: il frantoio di Vialfrè ha dovuto lavorare anche fino oltre a mezzanotte in alcuni giorni per garantire la trasformazione di tutte le partite. E che dire della qualità; le prime analisi chimiche effettuate dai laboratori della camera di commercio indicano valori di acidità bassissimi (in media oscilla tra 0.20 e 0.30 % il limite di legge è 0.80) ma ancora più importante sono i livelli di ossidazioni che si rilevano tramite analisi di perossidi. I valori massimi sono di 20 meqO2/kg mentre in Piemonte abbiamo avuto anche valori di 3 meqO2/kg valori record che neanche nelle migliori delle annate in molti riescono a fare.
C’è da dire che però la cura che mediamente viene prestata dai nostri associati è maniacale. Si ascoltano i consigli tecnici e gli elevati contatti di richiesta informazioni che giornalmente riceviamo vengono puntualmente soddisfatti.
Solo due nostri associati che lo scorso anno hanno prodotto quest’anno non hanno fatto l’olio, perché convinti di esser immuni dalla mosca non hanno ascoltato gli alert che costantemente sono stati inviati. Ma siamo sicuri, perché ce lo hanno già confermato che la prossima stagione seguiranno alla lettera le indicazioni che verranno fornite dal servizio tecnico.
E se c’è ancora qualcuno che non è convinto può venire ad assaggiare l’olio nelle innumerevoli manifestazioni già in programma per il prossimo anno.